di Salvatore Audia
LE PERSONE HANNO CAPITO CHE SENZA UN OSPEDALE EFFICIENTE QUESTO POSTO NON HA FUTURO
Sette-ottomila persone hanno preso parte alla passeggiata silenziosa in ricordo di Serafino Congi, venuto a mancare qualche giorno fa in circostanze sulle quali forse solo la magistratura potrà fare luce.
Un corteo con così tanta gente non si era mai visto a San Giovanni in Fiore; attraversato da un silenzio che ha letteralmente stordito tutti. Un serpentone di gente partito dal piazzale simet, nella parte alta di San Giovanni In Fiore, che attraversando le maggiori arterie del grosso centro Silano è giunto poi nei pressi dell’ospedale. Proprio quell’ospedale, luogo delle ultime ore di vita del giovane Congi.
Quello che è saltato agli occhi dei partecipanti alla manifestazione è stato il corposo quanto inusuale servizio d’ordine, che si ricordi, mai visto da queste parti, come se fosse stata annunciata una manifestazione di protesta. A che cosa sono serviti tutti quegli uomini delle forze dell’ordine? A proteggere cosa, o meglio, chi? Tutto si è svolto in maniera pacifica, tranne nell’imminenza dell’avvio del corteo, una breve contestazione di alcuni che, forse, registrando la presenza della sindaca, del presidente del consiglio comunale e di qualche assessore - fino a qualche ora prima non era prevista la presenza di nessuna istituzione - ha gridato vergogna.
È tempo, la voce che è circolata lungo il percorso, che si cominci a parlare di nuovo di servizi sanitari. Non possiamo pensare di poter vivere in un luogo dove se hai un malore e ti rechi al pronto soccorso c’è poi il rischio che non torni a casa. Il silenzio di questa manifestazione è stato così profondo che si è avuta la sensazione che ha toccato profondamente la coscienza di tutti. Se mettiamo da parte gli anziani e i bambini possiamo dire che alla manifestazione, alla passeggiata silenziosa, organizzata da un’associazione, fiori florensi e che ha visto l’adesione di tante altre associazioni presenti in paese, ha partecipato l’80% della popolazione residente.
Che sia l’inizio di un nuovo corso? Che la prematura scomparsa di questo giovane padre di famiglia abbia risvegliato le coscienze, non lo sappiamo. Certo è che da oggi in poi la popolazione vorrà vedere fatti, non sterili numeri su comunicati nei quali si annuncia che tutto funziona perfettamente quando poi i fatti hanno dimostrato l’esatto contrario.
Auspichiamo che questo gran numero di persone partecipanti, ripetiamo un numero così non si era mai visto, possa significare l’inizio di una nuova fase dove al centro dell’attenzione ci siano i cittadini e le loro vere esigenze, si ragioni sulle cose serie e non sulle banalità. Le istituzioni che governano il comparto sanità si facciano carico di questo urlo silenzioso di un’intera popolazione che non merita di perdere i propri figli, perché manca un medico, che pure doveva e poteva esserci. Per il momento a farla da padrone è stato il silenzio per il futuro questo silenzio non sarà più garantito.
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