Con sommo stupore apprendiamo che l’attuale primo cittadino di San Giovanni in Fiore avrebbe intenzione di realizzare, in pieno centro cittadino, un’isola pedonale che, stando sempre alle dichiarazioni del sindaco, dovrebbe apportare giovamento “per sempre ad un’intera comunità sempre marginalizzata”.
Ben vengano i lavori di messa in sicurezza, di rifacimento della vetusta rete idrica e fognaria, di riqualificazione del centro cittadino, i progetti di rigenerazione urbana con l'obiettivo di ridurre fenomeni di marginalizzazione ma ci viene difficile immaginare in che modo la realizzazione dell’isola pedonale permanente, che impedirebbe la circolazione nella centrale e unica via agevolmente percorribile, possa contribuire alla rigenerazione del territorio cittadino.
Ci chiediamo inoltre - si legge ancora nella nota - prima di assumere una simile decisione, sono state sentite tutte le rappresentanze delle maestranze, i sindacati, le associazioni di categoria? Sono stati istituiti tavoli tecnici relativi alla viabilità necessaria e d’urgenza? Sono stati acquisiti pareri tecnici qualificati? È stato redatto un regolamento? L’area sarà aperta all’accesso, oltre che ai mezzi di soccorso e servizio, anche ai residenti e ai mezzi per il carico e scarico merci? È stata valutata la percorribilità delle strade alternative nel periodo invernale caratterizzato da copiose nevicate?
Il nostro compito, la nostra mission - prosegue la nota - è e sarà sempre principalmente quella di far riflettere le forze moderate presenti in questa comunità, rispetto a decisioni che ci appaiono, per lo meno, affrettate. Invitiamo pertanto tutti gli amici della maggioranza, che come noi si ispirano al moderatismo più moderno e costruttivo, a rivedere una posizione politica che ci appare prima facie simile alle tipiche medaglie da appuntare al petto. Noi non abbiamo bisogno di distintivi, né di medaglie né altrettanto di bandierine da schierare sul tavolo di questo risiko improvvisato. Decisioni tanto invasive rispetto alla stessa esistenza e sopravvivenza di un tessuto produttivo già estremamente provato dagli anni di pandemia non possono che passare, quantomeno preliminarmente, dal consesso civico più rappresentativo, ossia dal Consiglio Comunale. Chiediamo prima a noi stessi e poi a voi tutti se auspicate e appoggiate o meno la teoria dell’uomo solo al comando. Noi non ci saremo mai, su questa linea.
Vi invitiamo a rileggere Collodi, in quanto saremo sempre, all’interno dell’alveo politico cittadino, il grillo parlante, che rappresentando la saggezza popolare rischiava sì a volte la reazione del pinocchio di turno ma rimaneva comunque sempre dalla parte del buon senso.
ITALIA AL CENTRO
Coordinamento cittadino San Giovanni in Fiore
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