IL DOLORE COLLETTIVO PER L’ENNESIMA MORTE ASSURDA È SCESO IN PIAZZA SPONTANEAMENTE
Che nessuno metta cappelli sulla manifestazione di un popolo che ha voluto esprimere il dolore e la rabbia per la morte gratuita di un suo giovane figlio. Inizia così il comunicato dell’associazione “fiori florensi“ giunto alla nostra redazione. Da quando è iniziato il declino del nostro paese - prosegue la nota - non ci sono state amministrazioni capaci di risolvere i problemi più urgenti del nostro paese. Nessuno si è opposto al progressivo e inesorabile smantellamento del nostro ospedale che doveva, invece, essere tutelato e potenziato anche per evitare l'ulteriore spopolamento di quella che spesso troviamo dipinta come la Capitale della Sila.
Non i partiti né di maggioranza né di opposizione. Gli uni disfacevano e gli altri guardavano. A turno. Non i sindacati. Ed anche noi cittadini ci siamo lasciati inghiottire dal senso di impotenza e rassegnazione al punto che i giovani emigrano per potersi creare un futuro altrimenti negato nella propria terra, e i genitori spesso li seguono proprio per non rimanere da soli e senza la possibilità di cure e assistenza in questo bellissimo e triste paese fatto di case vuote e valigie in mano. Ma ora non è più tempo di piangerci addosso. Dobbiamo reagire qui e ora. Pretendere tutti assieme di poter restare nel nostro paese e vivere dignitosamente e senza cappello in mano.
I diritti sono di tutti, siamo un corpo solo, i diritti sono sociali, fondamentali ed universali oltre ogni sindaco, presidente, partito e sindacati. Per ora siamo tutti in lutto per la morte di Serafino e ci stringiamo ai familiari, alle sue figlie, ma da domani dobbiamo iniziare a lottare realmente, e tutti assieme, per i nostri diritti. A cominciare dall'ospedale a finire al diritto di poterci realizzare nella nostra terra senza dover fare le valigie ad ogni epifania perchè per noi Fiori “si può e si deve fiorire anche nel deserto”. L'epifania quest'anno ci ha portato l'amarezza di una giovane vita stroncata; ci ha portato l'amara consapevolezza che per chi amministra la cosa pubblica, a partire dai governi nazionale e regionale, siamo solo numeri senza alcun diritto da esercitare. Ma accanto a questo ci ha portato la bellezza di una marea di gente che finalmente ha ri-preso coscienza e quindi non è più disponibile ad assistere passivamente alla lotteria dei diritti. Vince il più fortunato..o chi può permettersi di portarsi il medico di fiducia. Dopo questa passeggiata - si conclude nella nota - possiamo sperare di ritornare ad essere comunità. Una comunità che non finisce con le 5000 persone in piazza: lungo il tragitto centinaia di candele alle finestre di chi non è potuto essere fisicamente presente, migliaia di candele degli emigrati che hanno inteso esprimere la partecipazione anche a distanza lontani e vicini col cuore. Siamo tutti Serafino.
Ringraziamo le associazioni che hanno aderito e partecipato alla passeggiata silenziosa:
Associazione Yairaiha Onlus
Manifesto del Gioco
Jure Vetere
Wolf Team Sila Quad
I spontanei 2.0
Silana F.C. 2019
Associazione culturale Sila Terzo Millennio
L'Azione Cattolica Mons. Alberto Altomare della Parrocchia Santa Maria delle Grazie – Monastero
Azione Cattolica Don Umberto Altomare di San Giovanni in Fiore
ASD Faradomus San Giovanni in Fiore (Scuola Calcio)
ASD Real Sangiovannese (Scuola Calcio)
Avis di San Giovanni in Fiore
Misericordie della Calabria
Misericordie di Savelli
Donne e diritti
Cgil, Cisl di San Giovanni in Fiore
Primavera Florense
Misericordie di Cerenzia e Fed. Regionale delle Misericordie della Calabria
Comentários