"Da una prima lettura del nuovo piano della rete ospedaliera approvata dal commissario ad acta della sanità calabrese Roberto Occhiuto, emerge in maniera chiara ed inequivocabile l'ulteriore ridimensionamento dell'ospedale di San Giovanni in Fiore". È quanto scrivono dal "Comitato 18 gennaio" dove si aggiunge: "Il depotenziamento della nostra struttura ospedaliera è scritto nero su bianco; vengono cancellati i 15 posti di lungodegenza in una comunità dove invece sarebbe stato necessario un potenziamento. Con una popolazione che invecchia come si possono cancellare i posti di lungo degenza? Scompaiono gli investimenti già destinati alla ristrutturazione del nostro nosocomio. La scure del Commissario Regionale alla Sanità si è abbattuta anche sul presidio sangiovannese. Un fatto grave che aggiunto all'idea cervellotica di spostare nella struttura ospedaliera gli ambulatori della medicina del territorio, ubicati nell'edificio dell'Asp nel rione Bacile, pone preoccupanti interrogativi. Questo ulteriore fatto costituisce - prosegue la nota - il presupposto per trasformare l'Ospedale in un semplice poliambulatorio con il rischio reale della perdita delle ormai indebolite funzioni ospedaliere. Di fronte a questa preoccupante tendenza è necessario reagire con determinazione evitando polemiche da azzeccagarbugli. Né servono difese d'ufficio al solo fine di apparire fedeli e strenui difensori di chi ha la responsabilità delle decisioni destinate oggettivamente a determinare una condizione di accresciuta marginalità e di maggiore insicurezza per una comunità che vive in un territorio montano. San Giovanni in fiore è il comune più grande e popoloso di Europa a questa altitudine! E' riuscito negli anni, sia pure in mille difficoltà, a difendersi dallo spopolamento grazie alle tante battaglie per il lavoro, per i collegamenti con le grandi arterie di comunicazione, per la presenza della rete scolastica di secondo grado, per i servizi a partire dall' Ospedale. Indebolire i servizi ospedalieri anche per quanto riguarda la lungodegenza significa dare un colpo mortale alla struttura ospedaliera ma anche alla città in presenza di una evidente ripresa del fenomeno dell'emigrazione e dell'esodo da parte dei giovani ma anche di interi nuclei familiari. I servizi sanitari devono essere potenziati per le comunità che vivono sulla montagna. Il piú grande centro della montagna d'europa ed il suo comprensorio meritano il mantenimento e la difesa di un servizio Ospedaliero capace di garantire i servizi essenziali per garantire tutela della salute e sicurezza per i cittadini e la comunità.
San Giovanni in Fiore e' la vera città di montagna e la sanità pubblica non può essere cancellata con un decreto commissariale". "COMITATO 18 GENNAIO"
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