Qualche giorno fa il consiglio regionale della Calabria, ha approvato all’unanimità, la proposta di legge recante modifiche alla legge regionale 25 giugno 2019 n. 29 “storicizzazione risorse precariato storico”.
Questa legge riguarda anche i lavoratori della legge 15/2008, che in tutta la Calabria sono 646 e di questi circa la metà sono utilizzati dal comune di San Giovanni in Fiore. La storia di questi lavoratore è iniziata nel 2006, a distanza di anni sono ancora oggi senza contratto, quindi senza contributi previdenziali. Le varie giunte regionali ( Loiero, Scopelliti, Oliverio, Santelli, Spirlì, Occhiuto) fino ad ora hanno garantito questo risultato.
La notizia dell’approvazione della modifica alla legge 29, viene salutata con favore dalle OO.SS., che già dal primo incontro avuto con il Presidente Occhiuto hanno messo sul tavolo la contrattualizzazione e stabilizzazione del precariato storico calabrese. Questa legge aggiunge un tassello a quello che è il percorso da fare per arrivare alla firma di un contratto. I titoli, forvianti, apparsi su alcuni giornali, che annunciano l’avvenuta contrattualizzazione dei precari, fanno passare un messaggio non vero.
Ancora c’è altro da fare, prima di tutto trovare un Ente pubblico disponibile a contrattualizzare questi lavoratori, che se utilizzati bene sono una risorsa per la collettività, molte volte vengono vissuti e trattati come un problema. L’efficacia dell’azione politica la giudicheremo quanto questo percorso si concluderà definitivamente e i lavoratori della legge 15/2008 inizieranno a lavorare alle dipendenze di qualche Ente che gli riconoscerà il dovuto e gli verserà i contributi previdenziali spettanti.
Fino a quel momento, non servono fughe in avanti che annunciano la definitiva soluzione del problema, queste cose le abbiamo viste in passato e come nel gioco dell’oca siamo ritornati quasi sempre al punto di partenza.
CGIL - CISL - UIL
SAN GIOVANNI IN FIORE
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